Il cameriere, il Tu e il Lei

Come il personale di sala si rivolge al cliente

13/10/2022 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Nei ristoranti chi lavora in cucina ha un mestiere faticoso, ma anche chi lavora in sala non ha una vita facile. Ogni cliente, ogni persona ha (è) una storia a sé e può rendere piacevole o insopportabile una giornata di lavoro con poche parole, con niente. E viceversa!

Un ristorante a Mestre, poche ore fa. Servizio cortese e diligente, ambiente rilassato, buona cucina. il cameriere responsabile per il nostro tavolo avrà forse 25 anni, quindi meno della metà della mia età. Io gli do del lei, lui mi dà del tu. Fa un effetto strano: si tratta di un giovane compito, educato, rispettoso, la scelta del “tu“ di solito è associabile a sfrontatezza, a volte persino a mancanza di educazione o di rispetto. Il che non è decisamente questo caso.

Alla fine della cena glielo chiedo: “Senta... Com’è che decide se dare del tu o del Lei al cliente?“

“Dipende. Dipende soprattutto da come si presenta il cliente. Se si dà delle arie, se col suo comportamento richiede ed esige un rispetto formale, allora gli do del Lei, altrimenti uso il tu. Altre volte dipende semplicemente dall'urgenza, dalle priorita': se ho tanti tavoli da gestire, uso il tu o il Lei in modo meno pianificato, meno ragionato, più casuale.“

Questa è una domanda per chi fa il cameriere: voi come scegliete se dare del tu o del Lei al cliente?





Foto di Kate Townsend da Unsplash



Argomenti: brigata di sala, ristoranti

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